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Assegno circolare: può essere incassato entro tre anni

Assegno circolare: può essere incassato entro tre anni

Una recente ordinanza della Cassazione, la n. 11387 del 30 aprile 2019, ha stabilito, in merito all’incasso degli assegni, la differenza tra assegno bancario ed assegno circolare.
Riguardo all’assegno bancario, il beneficiario ha 8 giorni di tempo se emesso su piazza, quando, cioè, la banca del correntista è nello stesso Comune in cui il titolo è stato emesso; 15 giorni di tempo, invece, è il termine previsto se l’assegno è fuori piazza (ossia il Comune della banca è diverso da quello del luogo di emissione del titolo).
L’assegno circolare, a differenza degli 8 o 15 giorni previsti per gli assegni bancari, può essere cambiato entro tre anni dall’emissione. Trascorso, poi, tale termine il beneficiario non può più ottenere il pagamento dell’assegno e, a quel punto, il richiedente l’assegno stesso potrà ripetere la provvista (senza alcuna necessità di revocare il mandato che è oggettivamente venuto meno).